EVENTI: 1998 - DRACULA A MILANO

Tremate tremate i vampiri son tornati. Un'invasione di misteriosi visitatori sta per colpire Milano. Vampiri. Sissignori: le diaboliche creature assetate di sangue umano, che da quando fu inventato il mondo delle tenebre eccitano e terrorizzano l'immaginario degli "umani troppo umani". Di vampiri racconterà a 360 gradi, spaziando nella sterminata geografia delle "creature", dal mito al cinema, dal fumetto all'immancabile sito Internet, una grande rassegna ai Musei di Porta Romana, dal 5 marzo al 31 maggio. Un'esposizione, ma non solo. Milano farà le cose in grande: rassegne, dibattiti, feste danzanti, cene con menu', naturalmente, molto "al sangue", e altre vampirate. Ma veniamo alla mostra. A cent'anni e pochi mesi dal sensazionale "Dracula" di Bram Stoker, vale a dire il capostipite della letteratura sui vampiri, prendiamo atto che il mito è più che mai vivo e vegeto. La rassegna milanese, tanto per dire, si posiziona in coda a una fitta serie di eccitanti "esternazioni" sul tema già passate sui circuiti espositivi d'Europa e d'oltreoceano, dall'Austria alla California. Ma chi sono i vampiri? Una sezione cercherà di raccontarcelo, attraverso centinaia di pagine che dall'antica Grecia al 1700 sono state scritte su questi misteriosi esseri allergici alla luce del sole, all'aglio e all'acqua santa. Ma esistono ancora? Sì, almeno nell'immaginario. Come si spiega nelle sezioni dedicate alla poesia, alla letteratura, al fumetto e al cinema. Insomma, alle soglie del terzo millennio nessuno ha intenzione di mettere nell'armadio il fantasma del vampiro. Anzi, si rilancia pure con l'elettronica. I fan di Vlad l'impalatore, il leggendario vampiro della Valacchia, a cui si è ispirata la leggenda di Dracula, hanno già a disposizione su Internet molti indirizzi per una navigazione da brivido.
Melisa Garzonio

Vampiri. Musei di Porta Romana. Viale Sabotino 22, tel. 58.30.05.28.
Orario: ore 10 - 19, giovedi' 10 - 22, chiuso lunedi'.
Ingresso: 12 mila intero, 10 mila ridotto. Fino al 31 maggio.


Corriere della Sera (Vivimilano) 4 marzo 1998